•Ipssct
«A.Olivetti
« Monza
07 maggio 2014
•Street
Food
•
cibo + strada
•Nuova
moda o stessa
tradizione?
•Possibili
bisogni
•“
mangiamo come consumiamo informazione, male e velocemente)
Pollan
2007
•“
… vogliamo che sia tutto spiluccabile, da ingoiare mentre si passa dal
cellulare all’e-mail. Esigiamo la
portabilità di tutto , cibo e cultura” da Mc Thinking
(il pensiero alla McDonald’s)
•Intellettuale,studioso
e scrittore: In difesa del cibo: Manifesto di An
Eater ,
Dilemma
dell'onnivoro,
The
Botany
of Desire
etc.
•da
manifesto di an Eater
•Street
food-
fast food
italiano ?
•Moda
di mangiare per strada con le mani
•Tra
le città greche della Sicilia
e Pompei « «thermopolium»
prime forme di ristorazione street,
tale pratica è mantenuta anche in epoca medioevale e moderna.
•Consumare
in strada = appartenenza sociale
•A
Napoli in epoca borbonica la pasta cucinata per strada e la pizza «arnese-luogo
del cibo e cibo stesso»
F.La
Cecla
1998
•Mangiare
fast o smart?
•Modello
mediterraneo
•Nasce
nella civiltà greco –romana caratterizza i paesi che si affacciano al
mediterraneo
•Essenzialità-economicità
•Produzione
artigianale/locale
•Ristorazione
identitaria
•piazza-mercato-strada
•Modello
States
•Articolazione
commerciale vincente
•Standardizzazione
dei processi produttivi e commerciali;
•Produzione
industrializzata/globalizzante
•Ristorazione
del non luogo
•Tradizione , innovazione o
semplice riscoperta?
•Dentro
/casa
•Nella
tradizione la sacralità e la socialità del pasto è stato vissuto con il luogo e
lo strumento- casa-tavola.
•La
funzione culturale della casa come simbolo di protezione e di sicurezza, di
ospitalità all’apertura della stessa agli « ospiti»
•La
tavola come valore simbolico di condivisione di ciò della quale è imbandita ,
arricchita ,spartito con i commensali, nel tempo, nel luogo
•Fuori/strada
•Antitetico
alla casa, mangiare per strada, mangiare da soli , fatto privato , insieme ad
altri ma senza legami o conoscenza , anzi il cibo crea complicità e confidenza
verso l’altro.
•La
cucina di strada è un’arte della comunicazione , attraverso il cibo, il
messaggio è il cibo stesso « si è cio che si mangia» , i gusti, gli
alimenti scelti o disponibili riproducono a livello simbolico differenze o
appartenenze ( Guigoni
2003)
•La
regola e la non regola
•Mangiare
fenomeno sociale
•Regole
comportamentali, di galateo, di sequenze delle portate.
•I
pasti scanditi dall’orologio da un tempo
condiviso, per motivi sociali, culturali, religiosi, etnici.
•Mangiare
fenomeno individuale
•Mangiare
acronico , il non tempo sociale , de sincronizzazione, causata dalla vita
sociale e professionale atomizzata il lavoro del non luogo condiziona il
consumo dei pasti collettivi.
•Veloci
a mangiare come ci informiamo, tempo dedicato al pasto sempre più frammentato,
mangiare a tutte le ore, mangiare immediato, il mangiare del non luogo.
•Tradizione,
identità= fast food
•Il
mangiare veloce o mangiare nel « non luogo» ovunque e nel « non tempo» è
caratteristica popolare diffusa ;
•I
prodotti fast della cultura gastronomica italiana caratterizzano la tradizione
e l’identità culturale del luogo, basti associare alcune specialità «focaccia
ligure, arancina, la focaccia di Recco (GE), la piadina, i pizzi (Le), i panini
coi salumi o « u pani cu a meusa» etc.. Ovviamente anche il gelato
rientra in questa categoria, o l’acquafrescaio,
etc.
•Lo
street
food
, tradizionale, si ritaglia uno spazio importante tra il mangiar lento tradizional/commerciale,
il mangiare veloce globalizzato, lo street
food
coniuga il bisogno di velocità, economicità alla cucina tradizional/popolare
e quindi identitaria, sia essa di mare o di terra. ( Ricci Ceccarelli 2000)
•