giovedì 21 marzo 2013

I pensieri dietro alcuni menu

Oggi mi è stato richiesto di formulare tre proposte gastronomiche, base di terra, io vi parlerò della prima .
Davanti al mio storico e personale quaderno ho rivisto gli appunti presi negli anni.
Il primo principio è stato dato dalla stagionalità e la proposta serve per il mese di aprile.
Della cucina e dalle sue infinite combinazioni penso sempre a dei lunghi viaggi , ovvero alla possibilità di spostarsi pur rimanendo fermi nello stesso posto.
Il viaggio gastronomico è un viaggio di esperienze sensoriali, di colori e sapori, di profumi e di essenze, di consistenze e di tatto.
Alla prima portata di entrata ho dato il fondamento di formaggio a pasta filata fresca e leggera con latte misto, note di olive di Taggia e in aumento dell'assetto dolce -amaro, note di amaro fresco dato dalla rucola.
La minestra asciutta l'ho pensata come uno spostamento istantaneo, dalla bassa Lombardia alla Sicilia e ho individuato i tortelli piacentini , il Pachino e il basilico.
La portata centrale oltre alla consistenza e alla ferrosità del controfiletto ho pensato  ad un aspetto cromatico e ad una contrapposizione fruttata conferita dal peperone.
Per il dessert ho giocato sul contrasto caldo/freddo, con dedica alla sua pastiera e al freddo dell'arancia.
Vincenzo Butticè

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