lunedì 18 marzo 2013

Il mangiare, tra bisogno e piacere

L'atto del nutrirsi è di fondamentale importanza perchè grazie al nutrimento si riesce a riservare la specie animale e quindi umana.
L'alimentazione dell'uomo dovrebbe essere analizzata almeno secondo due prospettive socio economiche:
a) contesto di sopravvivenza;
b) contesto di sussistenza.
Nel primo caso è naturale riferirsi esclusivamente al mangiar per non morire, mangiar per fame, potremmo consumare tuberi e radici crude, fiori e bacche, carni durissime ma crude, insetti , uccelli, pesci e roditori basti che ci nutrano per vivere o meglio per non morire.
Nel secondo caso intervengo cambiamenti sostanziali e radicali, dove il nutrimento diffuso e di quotidiana reperibilità e quindi disponibilità viene accompagnato dal piacere, dal sentire, dall'essere.
Oggi , in cucina mi piace sentire ed essere e solamente dopo fare, mi piace annusare, assaporare, gustare,toccare, guardare ed osservare e perchè no anche udire e sentire.
Questa è  un'ipotesi della cucina, nella sua estrema essenzialità e semplicità si nasconde un modo di essere.
Riflessioni
Vincenzo Butticè

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